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mercoledì 16 febbraio 2011

Alla fine siamo partiti

Alla fine siamo partiti e siamo anche tornati.
L'influenza mi ha accolta a braccia aperte e solo oggi riesco a mettere in ordine un po' le idee.
Parigi è sempre bellissima, non ti delude mai. Siamo stati quasi sempre a Montmartre, che adoro, abbiamo fatto vedere alla Pulce la Tour Eiffel, Notre-Dame, l'abbiamo portata un giorno a EuroDisney, abbiamo girato in lungo e in largo il Quartier Latin e non abbiamo quasi mai preso la metropolitana.
Camminare è stata una goduria, ci ha permesso di vedere angolini, viuzze  che non conoscevamo, lontane dai soliti circuiti turistici. La Pulce stemperata l'eccitazione del primo giorno è stata fantastica. Un lasciapassare in miniatura: sorrisi, bonjour a destra e a sinistra, moine, mercì, bonbons...
La domenica al mercato ci siamo sentiti quasi parigini: la spesa, il brunch domenicale, le giostre al parco.
Siamo andati da Petit Bateau perché l'UP voleva comprare la maglietta omonima che tutti i parigini cool hanno. Peccato che la taglia più grande che avessero fosse XL, ma per 20 ans.
E poi i negozi!!
Prima di partire mi sono ripromessa di non comprare niente, ma non ci ho creduto nemmeno io, se no perché mi sarei portata dietro un borsone vuoto?
L'Uomo Perfetto mi osservava davanti alle vetrine, e in più di un'occasione ha voluto indurmi in tentazione: "Non vuoi niente per te?"
No, non ho bisogno di niente
Alla fine mi ha convinto e non ho potuto deluderlo.
L'ultimo giorno è stato tutto per me: shopping!
E dove potevamo andare se non ai magazzini Galeries LaFayette?
Già prima di arrivare ci siamo fermati in un negozio d'abbigliamento per bambini per comprare qualcosina alla Pulce (già perché un piumino, due magliette e il vestitino comprato a EuroDisney della Bella Addormentata non potevano bastare!!!)
Arrivati ai magazzini ho portato la Pulce a vedere la cupola in stile liberty, tanto per  non far vedere che ero una delle solite provinciali che aspetta di andare a Parigi per comprare qualcosa.
Devo resistere, devo resistere, non mi serve niente
Borse, accessori, profumi e ovunque cartelli che ti invitavano a visitare il piano inferiore dedicato alle scarpe!!!
Devo resistere, devo resistere, non mi serve niente
Poi è accaduto quello che speravo non accadesse. Mi ha avvicinato un commesso, molto gentile per farmi sentire un profumo:
Madame...
 ... e io non ho capito più niente.
Mi serve tutto, non ho mai niente da mattermi
Bottino finale: un profumo, una shopper, un vestitino e un cappottino.
Ah, Paris!!



Consiglio di lettura I love shopping di Sophie Kinsella

5 commenti:

  1. Andare a Parigi senza comprare neanche una piccola cosina per sè? E' come non esserci stata..

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  2. E' una città che ti invita a curiosare, e qualcosa di originale si trova sempre

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  3. D'accordo con Laura, Parigi invita a comprare :)
    Per i bimbi io adoro Du Pareil Au Meme, molto colore e tanti disegni.

    PS: bellissimo blog, mi sono anche appuntata un paio di libri!

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  4. Grazie per i complimenti Asile Day.
    In cantiere tante recensioni di libri....

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