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martedì 30 novembre 2010

Metodi educativi

Non so se capita anche a voi ma, in certi momenti guardo mia figlia e mi chiedo “ma chi sei?”.
Nel momento in cui sono diventata mamma mi sono fatta una lista di buoni propositi. Ero certa che tipo di mamma non volevo essere. Soprattutto mi sono confrontata col mio essere stata figlia, ho riflettuto su ciò che mi è piaciuto dei miei genitori, su quello che non avrei mai voluto vivere, le scelte che ho subito e i metodi educativi che mai e poi mai avrei voluto fossero adottati con i miei figli.
Il dialogo per me è fondamentale. Spiegare, motivare, raccontare. Eppure le chiacchere alcune volte non servono, sono solo aria. Qualsiasi scelta faccio per mia figlia la giustifico, la analizzo, mi faccio una lista dei pro e contro e cerco di spiegargliela, convinta così di essere capita e assecondata.
Non è sempre così che va a finire, anzi.
La scorsa settimana siamo andate a comprare il regalo di compleanno al babbo. Siamo andate in centro in un negozio di arredamento molto chicchettoso, obiettivo comprare una lampada da tavolo per l'Uomo Perfetto. Naturalmente avevo già fatto un sopralluogo ed ero indecisa fra due modelli, ma poi ne ho comprato un terzo, ma questa è un'altra storia. La proprieteria del negozio è sempre molto carina, l'atmosfera è rilassante, luce in penombra, candele profumate. Il tempo di entrare e la Pulce non capisce più niente vuole vedere, toccare, annusare deodoranti ed oli profumati. Si toglie il cappello e il piumino e se ne va dietro il bancone. La chiamo, cerco di dissuaderla, di spiegare che così non si fa, niente, è come parlare al vento. Ad un tratto avviene il miracolo. La proprieteria di cui sopra, è vero che è molto carina ma, ho dimenticato di dire che è tedesca e nel giro di due nano secondi è riuscita ad addomesticare la Pulce.
Tu piccola bambina, ora che sei vicina vedo che sei molto carina.Vuoi aiutarmi? Bene, vedi questa roba è da buttare. Tu aiutami. La carta va nella carta, la plastica va nella plastica. Vai puoi cominciare”
Nessuna spiegazione, nessun tentennamento. Vai e fai quello che ti dico, nessuno margine di risposta. Diretta semplice e chiara. Nessun diniego, nessuna reazione. La Pulce ha fatto sì con la testa e la plastica è andata con la plastica e la carta con la carta.
In cinque minuti mi sono crollate tutte le certezze pedagogico-educative che avevo e in più mi sono sentita un'emerita imbecille.


 Consiglio di lettura Di mamma ce n'è una sola

mercoledì 24 novembre 2010

Letture serali

E' sera, la Pulce "legge" un libro sul divano. Dopo aver finito la storia di fanciulle, bimbini furbini, streghe e baci chiude il libro.
Indica il retro della copertina e dice:
Bonanotte, vedi mamma chi c'è scritto bonanotte
"Bene amore, allora chiudi tutto e andiamo a letto"
Mi guarda. Non ha neanche il tempo di sbattere gli occhi che dice:
Veglia, vedi qui c'è scritto veglia



Lettura consigliata Furbo, il signor Volpe di Roald Dahl
 

martedì 23 novembre 2010

Lettera a Babbo Natale (capitolo 1)

Siamo al 23 novembre e la Pulce è già qualche giorno che smania per scrivere la letterina a Babbo Natale.
Ne abbiamo già scritte due.

Letterina #1
Caro Babbo Natale,
per Natale vorrei tanto scarpe
(non so se "tanto" vuol dire che le desidera molto o se invece voglia dire che ne vuole tante)
Che dire tutta sua madre

Letterina #2
Caro Babbo Natale,
vorrei un albelo bianco con le luci bianche, un cavallo bianco, un libro di Cenentola, un libro di Sette Nani (
per la Pulce Biancaneve si chiama Sette Nani) e tanti libri.
Sempre più sua madre

Una cosa è strana dopo averle scritte porta le letterine da suo padre e dice: Tieni, leggi
Che abbia già capito chi è Babbo Natale?



Consiglio di lettura La lettera di Babbo Natale di Yukiko Tanno, Mako Taruishi

venerdì 19 novembre 2010

Voglio un cucciolo

Prendo un libro in biblioteca per la Pulce "Un cucciolo tutto per me!". Il titolo è significativo infatti parla di un bambino che vuole scegliere un cucciolo tutto per sé.
Lo leggiamo insieme e alla fine propongo alla Pulce di fare un gioco che scimmiotta il libro: fare una lista degli animali che vorremmo. Inizia la Pulce:

Mamma io voglio coccodillo
"Ci penso e poi cosa vorresti?" rispondo
Riniceonte, no toppo grosso
"E poi?" continuo
Silenzio. Mi guarda e dice con una vocina mielosa:
Mamma ma io voglio uno bimbino







Lettura consigliata Un cucciolo tutto per me! di Dodd Emma 

mercoledì 17 novembre 2010

Pausa Tè

La Pulce è dai nonni. L'Uomo Perfetto viene a prendermi a lavoro e ci prendiamo due schiacciatine ripiene a pranzo. Il pranzo scorre veloce e troviamo il tempo per parlare della nostra idea di genitori slow. Lui non ha impegni e appuntamenti fissi e decidiamo di passare insieme il pomeriggio.
“Ma perché continuare a parlare in macchina? Andiamocene in un posticino dove possiamo sederci e prendere un caffè” dice in maniera perfetta l'UP.
Ce ne andiamo in un posto che ci piace molto perché è tranquillo, arredato con gusto e il caffè è ottimo. Appena entriamo (sono circa le 16) mi rendono conto che c'è qualcosa di strano, di diverso. Candele sui tavolini, tendaggi che separano la zona bar dalla sala, musica rilassante. Aguzzo subito l'occhio e mi accorgo che di lì a poco parte l'ora del tè.
Ci sediamo prendo un menù e sopra vi trovo scritta questa frase:
“Sorseggiare un tè per dimenticare il frastuono del mondo ed ascoltare la voce dell'anima”
E' quello che ci vuole. Scopriamo che questo nuovo servizio è partito giusto il giorno prima e una signorina molto gentile ci illustra i tipi di tè, come va versata l'acqua nella tazza, ci porta delle bacchettine di zucchero cristallizzato da immergere nelle tazze e biscottini al burro vey british.
La frase scritta sul menù è vera, basta un sorso di tè, un po' di musica rilassante, due chicchere con l'Uomo Perfetto e il mondo rimane fuori dalle nostre vite.
Del tutto rilassati ce ne andiamo al bar a pagare dalla stessa signorina gentile che si è presa cura di noi.
Sto per uscire quando sento l'UP che dice:
"E' stato tutto impeccabile. Ma,"
Io raggelo e lui continua:
"Posso fare solo un piccolo appunto? Le tazze" pausa. Tutti lo guardiamo e aspettiamo che continui "Beh, le tazze dovrebbero essere più calde, perché la tradizione inglese dice..."
Ma che ne sa lui della tradizione inglese!!!!
Io rimango sconvolta lo guardo perplessa e sento che parla di acqua calda, di nonne inglesi, di grandezza delle tazze.
La signorina abbozza e conclude "Grazie. Noi accettiamo qualsiasi suggerimento".
UP ma da quando sei un esperto di Tradizione Inglese? E della tradizione giapponese quando ne vogliano parlare, eh?



                                                   

     Consiglio di lettura Il piacere del tè di Davide Pellegrino

martedì 16 novembre 2010

Una domenica bestiale

Domenica, tempo londinese, non piove ma la nebbia non accenna ad andarsene.
L'Uomo Perfetto decide di passare tutta la giornata nel nostro campo di ulivi a vangare, drenare, bonificare e chissà cos'altro. La Pulce decide che vuole uscire, si prepara e il tempo di farmi una doccia è di nuovo in casa: vuole stare con al mamma.
Va bene, è giusto stiamo insieme ci divertiremo.
Prepariamo il pranzo domenicale. L'intenzione era quella di prepare un primo, un secondo e il dolce. Dopo due ore in cucina con la Pulce ritengo che un buon primo sia più che sufficiente.
All'ora di pranzo non ha fame, poi ha fame ma vuole stare in collo, è stanca e vuole andare a letto.
Il mio programma dominicale era: leggere, riuscire a scrivere qualcosa e riposarmi. Programma troppo ambizioso come al solito, in più ho deciso di essere una mamma slow e non voglio imporre il mio ritmo alla piccolina. Salto lettura e scrittura e passiamo al punto C: RIPOSO.
Stare a letto con la Pulce è sempre stupendo, abbracciarla, coccolarla, massaggiarla ovunque e poi addormentarsi dolcemente abbracciate.
- Mamma sono tutta bagnata, mammaaaa
Disastro non ho messo il pannolino alla piccolina e il lettone è allagato (Pulce ma non avevi smesso di essere Puzzola?)
La mamma slow inizia ad agitarsi. Devo sfogarmi in qualche modo. Devo ricominciare e fare qualche attività fisica per scaricarmi. Le prime che mi vengono in mente sono boxe, lotta libera, kickboxing, arrampicata su roccia...
- Pronto Arianna, vorrei prenotare una lezione di Pilates appena hai un posticino...
Meglio continuare il programma slow



Consiglio di lettura Nonsolomamma di  Claudia De Lillo

mercoledì 10 novembre 2010

I due filosofi

E' stato svelato l'arcano, sappiamo cosa lega la Pulce al famoso Marco: l'intesa intellettuale.
Ecco cosa ci ha riferito la maestra Valentina:

I due mangiano sempre insieme e mentre mangiano chiaccherano, chiaccherano e poi chiaccherano. Ieri per curiosità ho ascoltato una loro conversazione. Ha iniziato Viola gesticolando e dicendo:
- Io sono grande
Al che Marco l'ha guardata e gesticolando anche lui le ha detto:
- Sì, un po' grande e un po' piccola
- Però sono più grande che piccola
- Ma sei anche piccola per certe cose
- Viola è grande e un po' piccola

E dell'infinito quando ne parleranno?

Letture consigliate



 Le sette favole per imparare a sorridere. Ispirate ai sette principi sui quali è basata tutta la filosofia ermetica dell'antico Egitto e della Grecia di Tiziana Mignosa







Sono grande o piccolina? di Bridges Margaret Park

martedì 9 novembre 2010

La ragazza dai capelli strani

Venerdì scorso ore 17 appuntamento dal parrucchiere. Il lavoro da fare è lungo, colore, taglio e tutto quello che segue. Idea porto la Pulce con me così le faccio tagliare i capelli.
Piccola nota sui capelli della Pulce: quando è nata erano liscissimi e nerissi, con il passare dei mesi sono diventati castani, intorno all'anno inspiegabilmente sono diventati riccissimi (modello Lenny Kravitz) e sempre più chiari (tranquilli non c'è stato nessuno scambio nella culla). Capelli impossibili da pettinare se non con una spazzola magica appositamente inventata per lei. Appena lavati sono morbidi e lunghi ma, dopo circa 2/3 ore si sono iper arricciati e sono di nuovo tutti attaccati alla testa.
Ma ritorniamo a venerdì:
- Non voglio rimanere senza capelli. Babbo aiutoooo!
La Pulce si attacca all'Uomo Perfetto e non lo vuole mollare. Poi l'UP in quanto uomo perfetto ha una formidabile uscita:
- Lo sai che da Johnny (il parruchiere) ci sono le caramelle?
La Pulce sembra essersi convinta.
Il taglio dei capelli avviene in braccio a me a capelli asciutti. Non parla (non è da lei) ma si guarda allo specchio.
Finita l'operazione inizia a  prendere confidenza con l'ambiente. Io corro su e giù per il salone con la tinta in testa. Lei riceve caramelle in quantità spropositata. Decide quindi di farsi lavare i capelli ma, poi all'ultimo minuto rinuncia. Io sempre con i capelli bagnati che corro su e giù. Quando sono quasi pronta lei vuole lavarsi i capelli. Torniamo a casa alle otto, io morta,  lei felicissima (cammina dieci metri da terra).



Lettura consigliata La ragazza dai capelli strani di David Foster Wallace

sabato 6 novembre 2010

Amori capitolo #2

Ieri dovevo conoscere il famoso Marco.
Niente da fare: quando ho portato la Pulce all'asilo non era ancora arrivato e quando l'ho ripresa stava dormendo.
Però....
- Amore ti hanno cambiato la maglietta. Che hai combinato?
La maestra Valentina:
- Alessio ha voluto lavarle le mani e l'ha bagnata tutta
Alessio??
Non lo conosco ma, mi piace. Un uomo d'altri tempi, le ha lavato le mani.
- Ti piace Alessio?
Nessuna risposta.
- Niccolò e Marco ti hanno mai lavato le mani?
- No
Lo sapevo. Alessio batte gli altri 1 a 0.

Lettura consigliata Come parlare alle ragazze di Alec Greven 

venerdì 5 novembre 2010

Nata per leggere

All'asilo della Pulce c'è il Prestalibro: ogni giovedì i bambini scelgono un libro, lo mettono in una borsina di cotone che contiene anche una scheda di gradimento da compilare e lo devono riportare al lunedì.
Per noi che amiamo la lettura ci è sembrata una bellissima iniziativa.
Reazione della Pulce:
Apre la borsina. Mano alla fronte (gesto veramente teatrale, ha preso tutto dalla mamma)
- Noooooo! Non ci posso redere (credere). E' bellissimoooooo!
Reazione della mamma:
- Bello, una scheda da compilare, quando iniziamo? E' bellissimooooo!
Alla sera prendiamo il nostro librino ("Giulio Coniglio e i lupo") e ce lo andiamo a leggere a letto.
Coccole e lettura, serata spettacolare come al solito.

Lettura consigliata Come insegnare a mamma e papà ad  amare i libri per bambini 

giovedì 4 novembre 2010

Slow, slow e poi slow

La scorsa settimana la Pulce non è stata molto bene: tosse e raffreddore non ci hanno fatto dormire per notti intere.
Andiamo dalla pediatra. Referto: laringite. Consiglio della dott.ssa:
- La cosa migliore sarebbe l'aerosol. Ma come siete messi a tempo? Perché ci vuole un po' di tempo.
Tempo, tempo, tempo...
Ha detto tempo trecento volte. Il suo atteggiamento dava per scontato che non avessimo "tempo" da dedicare a nostra figlia. Non era un pregiudizio nei nostri confronti. Era scontato che chiedessimo il rimedio più veloce non nella guarigione ma, nella somministrazione.
Questo episodio mi ha fatto riflettere sul tempo che dedichiamo ai nostri figli, nei messaggi che gli lanciamo senza che ce ne accorgiamo. Corriamo corriamo. La prima a fare outing sono io. Ho pensato a come mi comporto con la Pulce ed è venuto fuori questo:
"Corri amore, dobbiamo andare all'asilo", "Dai, dai siamo in ritardo", "Scrivo questa cosa veloce veloce e poi...",  "Su, su mangia la schiacciata"; "Muoviamoci o la lezione di danza inizia senza di noi"...
O mio Dio, cosa sto insegnando a mia figlia?
Basta da oggi voglio una vita slow. Non sarà facile perché certi automatismi partono senza che ce ne accorgiamo ma, voglio mettercela tutta.
Evviva le Mamme Slow!!

Consigli di lettura:
 Genitori slow di Carl Honoré









 
  Confessioni di una mamma pigra di Muffy Mead-Ferro