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giovedì 4 novembre 2010

Slow, slow e poi slow

La scorsa settimana la Pulce non è stata molto bene: tosse e raffreddore non ci hanno fatto dormire per notti intere.
Andiamo dalla pediatra. Referto: laringite. Consiglio della dott.ssa:
- La cosa migliore sarebbe l'aerosol. Ma come siete messi a tempo? Perché ci vuole un po' di tempo.
Tempo, tempo, tempo...
Ha detto tempo trecento volte. Il suo atteggiamento dava per scontato che non avessimo "tempo" da dedicare a nostra figlia. Non era un pregiudizio nei nostri confronti. Era scontato che chiedessimo il rimedio più veloce non nella guarigione ma, nella somministrazione.
Questo episodio mi ha fatto riflettere sul tempo che dedichiamo ai nostri figli, nei messaggi che gli lanciamo senza che ce ne accorgiamo. Corriamo corriamo. La prima a fare outing sono io. Ho pensato a come mi comporto con la Pulce ed è venuto fuori questo:
"Corri amore, dobbiamo andare all'asilo", "Dai, dai siamo in ritardo", "Scrivo questa cosa veloce veloce e poi...",  "Su, su mangia la schiacciata"; "Muoviamoci o la lezione di danza inizia senza di noi"...
O mio Dio, cosa sto insegnando a mia figlia?
Basta da oggi voglio una vita slow. Non sarà facile perché certi automatismi partono senza che ce ne accorgiamo ma, voglio mettercela tutta.
Evviva le Mamme Slow!!

Consigli di lettura:
 Genitori slow di Carl Honoré









 
  Confessioni di una mamma pigra di Muffy Mead-Ferro

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