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venerdì 8 febbraio 2013

Devo iniziare a meditare

Questo post è una comunicazione di servizio per tutte le persone che oggi mi incontreranno, così potranno capire perché ho un occhio truccato di viola e uno di rosa.
Antefatto
Ieri sera festa di carnevale con tutta la famiglia. Le fanciulle si sono scatenate, ballando, correndo e giocando per circa tre ore di seguito. Solo alle undici e mezza/mezzanotte sono crollate, io invece già alle ventuno me ne sarei andata a letto.

Stamani come se niente fosse si sono svegliate prestissimo, pimpanti come al solito. Colazionate, lavate, vestite, il tutto mentre cercavo di organizzare la giornata: telefonata ai nonni per concordare orario di consegna della piccole; caricare telefono, tablet, computer prima di partire per il lavoro; pensare alla biancheria intima giusta prima di andare dall'estetista... La piccolina però oggi sembra non volermi mollare.
Appuntamento dall'estetita fissato per le 11.55 (ma che orario è le 11.55???). Sono le 11 e devo ancora prepararmi, lei sempre in braccio. Mi ricordo poi che devo anche passare dalla pediatra per prendere il certificato per far rientrare Viola all'asilo lunedì. Non serve a niente chiamare la segretaria della dottoressa per farsi preparare il certificato prima, devo recarmi in ambulatorio e poi dopo avermi fatto cento domande posso meritarmi l'agognato certificato. Mentre telefono, Vittoria sempre in braccio: è tenera e dolce, mi abbarccia e mi dà mille baci, mi conquista e continuo a tenerla con me. E la tengo con me anche quando mi trucco o almeno ci provo, perché devo farlo con una mano sola. Nel passarla da un braccio all'altro sbaglio il colore dell'ombretto e così succede che un occhio è viola e l'altro è rosa. Non mi rendo conto di niente fino a quando non arrivo dall'estetista alle undici e cinquantacinque e la ragazza che mi sta facendo le sopracciglia mi dice molto carinamente: forse ha sfumato l'ombretto più leggermente nella parte sinistra, sembra quasi rosa.
Mi guardo allo specchio: non sembra rosa, è ROSA!!!
Capisco ora gli sguardi perplessi della segretaria della pediatra, dei genitori dei pazienti della mia pediatra, del farmacista e del panettiere. Ecco ora lo sapete, è stato un errore, va bene? Non sono pazza e non sto lanciando una nuova moda. E' stato un ERRORE!

Consiglio di lettura  Meditazioni per donne sempre di corsa di Anna Talò

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